Sono all’incirca alle 6 della mattina, quando il capitano, mediante gli altoparlanti dell’imbarcazione, avvisa tutti noi passeggeri che le operazioni di ingresso nel porto di Spalato, inizieranno tra circa mezz’ora e che l’arrivo è quindi previsto intorno alle ore 7. Nel frattempo, coglie anche l’occasione per avvisare che, al bar del ponte 7, il personale è pronto a servire colazioni, caffè e ottimi croissant. Io in realtà sono sveglio dalle 5 quando, una volta andato in bagno, ne ho approfittato per assistere all’alba da una poltroncina a prua, sul ponte esterno del traghetto. Avendo anche già fatto colazione, ne approfitto per assistere alle operazioni di ingresso in porto, di manovra e di ormeggio del traghetto sul molo di Spalato.

Le persone a bordo, non sono molte e lo sbarco è abbastanza veloce. Per i noti problemi relativi al Covid però, le procedure di controllo documenti e di compilazione dei moduli, impiegano più tempo del solito. Io per fortuna, avevo già compilato tutti i documenti all’interno del porto di Ancona e ho già anche ottenuto via email, il codice identificativo di ingresso in Croazia. In meno di mezz’ora dallo sbarco, sono sul viale che mi conduce alle mura del centro città. Avviso Carlo e Paola del mio arrivo che si mettono in macchina da Zaboric, per raggiungermi e per poter visitare insieme la città. Io nel frattempo ne approfitto per visitare il mercato ortofrutticolo molto bello e conosciuto, contornato da bancarelle e negozi che vendono un po di tutto.             

Alle 8:30 circa, una volta posteggiata l’auto in un parcheggio davanti al molo del porto, Carlo e Paola mi raggiungono alla porta Argentea di Spalato, da dove proseguiamo poi restando all’esterno delle mura, per raggiungere la porta Aurea e la grande statua del Vescovo croato Gregorio di Nona. Questa statua è famosa è visitata da tutti i turisti, che qui strofinano la mano sul pollice del piede del vescovo come portafortuna e in segno di buon auspicio. Una volta entrati all’interno delle mura, nella parte vecchia della città, ci troviamo a percorrere strette e graziose vie che ci conducono direttamente a quel che resta del palazzo di Diocleziano e alla famosa Cattedrale di San Doimo. Da qui poi, l’itinerario che mi ero preparato questa notte  mentre ero sul traghetto, ci porta a visitare il Tempio di Giove, Via Lasciami Passare, (la via più stretta e piccola del mondo), Piazza del Popolo con la Torre dell’Orologio, Via Marmontova,  Piazza della Repubblica con la fontana, la via del lungomare chiamata Riva e per finire la Piazza della Frutta con la bella Torre Veneziana. Sono circa le 13:30 quando dopo un trancio di pizza e un caffè, torniamo al parcheggio per dirigerci questa volta a Trogir.

Trogir è una cittadina che si trova 25 km a nord di Spalato e a 45 da Brodarica, la città dove ho prenotato il mio alloggio. Avvantaggiato dal fatto che loro sono già stati in questa città, così come in tutte quelle che visiterò d’ora in poi e dove in alcune hanno anche soggiornato per diversi giorni, potrò fare direttamente il percorso che ritengono più comodo per visitare le bellezze del paese accorciando di molto i tempi e i chilometri percorsi a piedi. La città non è grandissima ma neanche piccola ed è divisa in due da un canale marittimo che lascia da un lato la parte più notevole a livello turistico e vecchia, mentre dall’altra quella residenziale e più recente. Una volta parcheggiata l’auto, attraversiamo il Ponte di legno e ci troviamo subito nei pressi della Torre di San Marcos e del Castello del Kamerlengo. Essi purtroppo, sono divisi da un orribile se pur nuovo campo da calcetto in erba sintetica, che deturpa una zona che avrebbero dovuto sia archeologicamente che paesaggisticamente tutelare meglio.

Passato il castello, ci si trova lungo Obala bana Berislavića, la via lungomare che guarda dal canale sul resto della città. Qui passando per la Porta del mare, entriamo nei vicoletti stretti e caratteristici del centro, per vedere negozi, bere un caffè e gironzolare un po senza meta il centro. Giunti poi alla Loggia di Trogir nell’estremità est, scatto qualche foto alla Chiesa di San Giovanni Battista, alla Cattedrale di San Lorenzo e al ponte che porta verso sud, prima di tornare alla macchina intorno alle 17.

Lungo la strada verso Brodarica, ci accorgiamo della presenza di numerosi autovelox preceduti da cartello segnaletico che ci obbligano a moderare ancora di più l’andatura. Così facendo, impieghiamo circa un’ora per arrivare al mio appartamento dove, una volta compilato il modulo di check in, ricevuto le chiavi e depositato il bagaglio, posso fare una piacevolissima doccia rigenerante e rilassante. Con Carlo e Paola sono rimasto d’accordo che ci saremmo sentiti intorno alle sette per organizzare la serata, magari andando in un altro paese non lontano da qui. Loro infatti non soggiornano nel mio stesso paese ma in quello affianco che si chiama Zaboric, ed è separato da Brodarica da un ponte che sovrasta il mare e da circa 1 km di bosco.

Una volta finita la doccia, dedico qualche minuto ad ammirare il mio  appartamento, che oltre ad essere davvero bello, è anche super attrezzato con qualsiasi optional e strumento che in una casa di villeggiatura può servire. Nel frigo, c’è anche una bottiglietta di acqua aromatizzata al limone fredda, come gesto di benvenuto,  in caso in cui l’ospite, arrivi assetato e senza bevande fresche con sé. Non c’è nulla da dire, perché anche in questa occasione, il popolo croato sì  dimostra essere molto gentile, ospitale e benevolente nei confronti del turista soprattutto italiano. Proprio qui a Brodarica infatti, parlando con un gruppo di uomini sui 70 anni al porto, ho saputo che quasi tutta la popolazione anziana croata parla l’italiano, mentre le nuove generazioni tendono a studiare di più l’inglese.             

Alle 19:10 circa, mi chiama Carlo per avvisarmi che sta partendo da casa, per passare a prendermi, in modo da poter arrivare a visitare la città di Sibenik con ancora un po’ di luce del giorno. Sibenik, si trova a circa 9 km da Brodarica, che fa parte insieme anche a Zaboric della sua giurisdizione. Non ha un centro contornato da mura e ben distinto dal resto della città come Spalato e Trogir, ma lasciando l’auto nel grande parcheggio sotterraneo di Poljana, ci si ritrova poi davanti al teatro cittadino con la strada alla sua sinistra che porta alla Cattedrale di San Giacomo e alla Fortezza di San Michele, i due punti caldi e luoghi salienti della città. Appena entrati nella piccola Piazza Kralja Drzislava, proseguendo nel vicolo che ci si trova di fronte, si giunge al bivio delle strade che vi condurranno alla Cattedrale se si prende a sinistra e alla Fortezza se invece si tiene la destra.

Noi, per il momento, proseguiamo in direzione sinistra dove una volta percorsa la bella via Tomislava piena di negozi di souvenir, di moda e di gioielli, giungiamo nella Piazza della Repubblica, dove, oltre alla piazza di per se, si trova la Cattedrale di San Giacomo, inserita nel beni Patrimonio dell’umanità dell’UNESCO dall’anno 2000. Questa chiesa, costruita in stile rinascimentale, venne edificata a partire dal 1430 sui resti di una chiesa precedente e finalmente terminata un secolo dopo, intorno al 1536. Giriamo un po per questa bella zona di Sibenik, tra altre piazzette graziose e viuzze d’altri tempi, prima di percorrere un pezzo di via Zagrebacka, che passando per il Monastero di San Lovre e per la Chiesa con annesso monastero di San Lorenzo, conduce fino all’alto della Fortezza di San Michele, che però noi, un po per l’ora e un po per il caldo non raggiungiamo, limitandoci a vederla da lontano.

Si sono fatte ormai le 22 passate quando rientrando a Brodarica, decidiamo di non fermarci insieme a mangiare in qualche ristorante perché soprattutto Carlo considerando i tanti chilometri percorsi in auto, abbinati a quelli fatti a piedi in 3 diverse città e al tanto sole e caldo sopportato oggi, preferisce andare a fare un’altra doccia, mangiare qualcosa di veloce a casa e andare a dormire. Io, mi faccio lasciare a un centinaio di metri da casa dopo esserci accordati per domani e dopo aver dato un’occhiata alle recensioni su internet, entro al Ristorante Oli, che oltre a non essere un locale elegante proprio come piace a me, ha anche una vasta clientela di gente del posto e quasi nessun turista. Come la mia esperienza mi insegna infatti, sono i posti migliori e dove oltre a mangiare bene si fa anche amicizia in fretta.

La signora che mi ha consegnato le chiavi di casa questo pomeriggio, a cui ho chiesto consiglio su cosa mangiare in questa zona di Croazia, mi ha suggerito su tutto, il polpo in insalata, che dalla descrizione, sembra essere molto buono. Così, una volta preso posto in un tavolino sotto la veranda all’aperto, ordino per iniziare un risotto ai frutti di mare, seguito proprio dal polpo in insalata, che risulta essere un antipasto ma che io preferisco provare come secondo. Da bere, abbino un vino bianco mosso della casa, raccomandandomi che sia “liscio”, perché da queste parti, lo bevono allungato con l’acqua e pieno di ghiaccio come fosse un cocktail. In circa 20 minuti mi arriva il risotto che è davvero squisito, anche se l’apoteosi la raggiungo col polpo, che è davvero incredibile. Soddisfatto e rigenerato, prendo un caffè espresso mentre chiacchierando con altri clienti del posto, mi faccio dare qualche consiglio che mi tornerà molto utile nei prossimi giorni.

Quando è da poco passata l’una e mezza di notte, mi avvio verso il mio vicino appartamento dove inizio a scrivere una parte di questo post, prima che il sonno prenda il sopravvento. Come prima giornata, non è stato affatto male e anzi, abbiamo visitato tanti luoghi meravigliosi di questa bella terra dell’Ex-Jugoslavia. Tra poche ore, la sveglia suonerà qui a Brodarica ma ora è il momento di dormire. Nel ringraziarvi ancora una volta per aver dedicato qualche minuto del vostro prezioso tempo a leggere questa parte di avventura in terra croata, vi ricordo che se vorrete, presto pubblicherò anche tutte le altre giornate. Nel frattempo vi saluto, vi consiglio se potete, di venire a fare qualche giorno in Croazia perché il mare è splendido, si mangia bene, le città sono davvero stupende e le persone che ho avuto il piacere di conoscere sia nel 2015 che in questa avventura, sono sempre state gentili e  super disponibili.

Buona Notte e a presto.