Sembrano passati 10 minuti, da quando mi sono sdraiato nel letto questa notte e invece, sono già le 7:50, visto che sento il fastidioso suono della sveglia ronzarmi nelle orecchie. Non realizzo subito perché suona e dove mi trovo ma, una volta realizzato, quella che prima era uno stress, ora si è trasformato nell’euforia di uscire ad accompagnare Carlo e Paola alla scoperta di Atene.
Facciamo fatica a trovare un bar aperto che ci faccia tre cappuccini prima di arrivare al bus, ma quasi in fondo alla strada lo troviamo e possiamo iniziare così la giornata.
Il primo pullman, arriva alla fermata numero 4 intorno alle 9:15, così noi riusciamo a raggiungere alle 9:30, la fermata 7, dove c’è l’ingresso a uno dei siti archeologici più famosi del mondo, l’Acropoli.
Una volta dentro, essendo stato modificato il percorso in modo da non mescolare chi entra con chi esce, ci troviamo a visitare subito l’Odeon di Erode Attico, per poi salire rispettivamente verso il Tempio di Atena Nike e il Monumento di Agrippa, prima di fare il nostro ingresso nel grande spiazzo, dove troviamo tra gli altri il Partenone, il Tempio di Atena Polias, il Santuario di Zeus, la loggia delle Cariatidi e tutte le altre meraviglie che qui si trovano.
La nostra visita, dura un bel po, anche se è sempre troppo poco il tempo quando ci si trova davanti a cose come queste, e successivamente, una volta arrivati nella Stoà di Eumene, giungiamo fino al Teatro di Dioniso, prima di uscire dal sito intorno alle 11:50. Tutto incredibilmente bello e spettacolare, soprattutto se si pensa a quante cose questi templi hanno visto succedere e quanta gente hanno visto passare da quando sono stati costruiti.
Potremmo ripensarci per giorni, ma a breve distanza da noi, incominciamo ad immergerci all’interno del delizioso quartiere Plaka, che con le vetrine, i negozi e i souvenir, ci distoglie dal nostro pensiero e ci spinge a pensare ad altro. Percorriamo Odos Adrianou, che si snoda proprio nel cuore del quartiere ed è diventata, insieme alle vie attorno, una delle più apprezzate dai turisti.
Oltre a essere proprio sotto l’Acropoli infatti, nella Plaka è possibile scoprire scorci dell’Atene antica, mescolati con quelli della città moderna, restando lontani dal caos delle strade invase dal traffico. Seguendo l’itinerario che ho preparato a casa, giungiamo alla Torre dei Venti, all’Agorà Romana, alla Stoà di Attalo, all’Antica Agorà di Atene vicino al Tempio di Efesto, per poi tornare leggermente indietro alla Biblioteca di Adriano e sbucare in Piazza Monastiraki.
Sono quasi le 14:40 quando, seduti all’ombra sul muretto alto circa 50 cm che delimita la piazza dalla chiesa di Pantanassa, vediamo i chioschi intorno a noi che servono invitanti piatti con Gyros pita, patatine, insalate greche, tzatziki, olive e ogni ben di Dio, che ci fa venire inevitabilmente un po fame. Non possiamo far altro che accomodarci e mentre Paola decide di dividere con Carlo un piatto di Agnello con patate al forno, io prendo un’insalata greca con il re dello street food greco, un gyros pita tradizionale nella versione classica.
Finito di mangiare, quando anche il livello delle nostre batterie si è un po ricaricato, ci godiamo la bellissima piazza e gironzoliamo per le vie affollate di negozi, che si trovano tutt’intorno. Percorrendo Via Ifestou, troviamo il Red Store Monastiraki, uno dei negozi che vende prodotti ufficiali dell’Olympiacos, una delle squadre di calcio più famose della Grecia e in particolar modo di Atene. Io e Carlo entriamo e subito veniamo catturati dalla bellissima mascherina bianca e rossa con il simbolo della squadra, che non possiamo far altro che acquistare.
Essendo Carlo molto appassionato di calcio, parlando poi con il proprietario del negozio, scopriamo che dal lato opposto della Piazza Monastiraki rispetto alla via dove ci troviamo ora, potremo trovare anche il negozio che vende gadget dell’Aek, che ha i colori sociali giallo e nero e quello del Panathinaikos, che invece è biancoverde. Salutato il gentile signore in questione, continuiamo fino al termine della via, prima di tornare indietro verso la piazza e andare a cercare i negozi degli altri team. Li troviamo entrambi, ma solo uno dei due ha ancora qualche mascherina disponibile, mentre l’altro le ha terminate.
Finito il giro per negozi e dopo aver preso qualche souvenir da portare a casa, beviamo un caffè in un bar della piazza, prima di imboccare la via pedonale Ermou, lunga circa 1 km, dove si trovano tutti i negozi delle marche più famose del mondo e che conduce dritto fino a Piazza Syntagma. La fortuna ci assiste quando, arrivati in piazza ben oltre la grande fontana nel centro, ci accorgiamo che mancano esattamente 3 minuti alle 17. Questo vuol dire che, se affrettiamo il passo e abbiamo altrettanta fortuna nell’attraversare il grande vialone di solito molto trafficato che passa davanti al parlamento, potremo vedere tutta l’intera sequenza del cambio della guardia, da quando arrivano i soldati che prendono servizio a quando vanno via gli altri che invece lo terminano. Potrebbe sembrare una cosa veloce, ma non è affatto così, perché l’intera operazione, richiede circa 10 minuti.
Io avevo avuto la fortuna di vederlo già durante il mio precedente soggiorno qui ad Atene alcuni anni fa e, proprio perché mi ricordavo del fatto che fosse molto particolare, caratteristico e solenne, ci tenevo che almeno una volta durante tutto il viaggio, riuscissero a vederlo anche Carlo e Paola. Una volta che le guardie appena entrate in turno hanno preso posizione e la procedura del cambio è ufficialmente terminata, ci accorgiamo che alle nostre spalle, è fermo il bus rosso di cui abbiamo i biglietti. Ne approfittiamo per salire e farci cullare dalle sue comode poltroncine, fino alla fermata 4, da dove siamo partiti questa mattina e che si trova non lontano dal nostro appartamento.
Siamo stanchi, non c’è dubbio, un po per la mattinata sotto il sole dell’Acropoli, un po per i chilometri fatti e anche un po perché in fondo, questa notte, non abbiamo dormito molto, quindi ci diamo un paio d’ore di riposo e sincronizziamo la sveglia per le ore 20, in modo da tornare a piedi nella Plaka a cercare un ristorante caratteristico e piacevole dove cenare.
Inutile dire che le ore di relax sono passate velocemente, ma siamo pur sempre in vacanza e sono sforzi che si fanno volentieri, spinti soprattutto dalla curiosità e dall’emozione di un posto nuovo.
Ripercorriamo quindi tutto il tragitto fino all’Arco di Adriano, attraversiamo il viale, imbocchiamo una delle vie sul lato opposto che ci porta esattamente sotto l’Acropoli meravigliosamente illuminata e in circa 40 minuti siamo di nuovo nel cuore della Plaka. Proprio ripercorrendo ora con il buio la stessa via che abbiamo percorso oggi nel primo pomeriggio, incontriamo un simpatico cameriere che parla benissimo italiano, che ci invita a leggere il menù del ristorante dove lavora, l’Ydria Restaurant di piazza Adrianou. E’ stato così, grazie a lui che ci ha attirato e a Paola a cui piaceva l’idea di cenare nel deor esterno nel verde della piazza, che abbiamo conosciuto quest’ottimo locale.
Questa sera, tutti abbiamo decisamente fame, quindi leggiamo il menù e procediamo con la nostra ordinazione. Faccio presente che la Moussaka, secondo me, è un ottimo piatto, gustoso, abbondante e buono, così Paola ne chiede una porzione in più oltre a quella che ho fatto segnare io, che poi farà assaggiare a Carlo. Come antipasto poi, non può mancare l’insalata greca e una porzione di Tzatziki con il pane. Di secondo invece prendiamo il manzo in umido con le patate al forno per Carlo e manzo in umido con le patatine fritte per me e Paola. Tutto buonissimo e piatti abbondanti, tanto che fatichiamo a finire quello che abbiamo ordinato.
Prendiamo tre caffè e provo a chiedere se per caso hanno la Mastiha, stando attento a specificare che voglio quella fatta con la resina. Il cameriere mi dice che c’è l’hanno, quindi chiedo se ne possiamo avere un piccolo assaggio, in modo che poi anche Paola la possa provare. Carlo invece, che è completamente astemio, si accontenta del caffè.
Quando il cameriere torna, oltre ai nostri tre espressi Illy, ha anche tre bicchierini di mastiha originalissima proprio della Skinos, offerti dal ristorante. Che dire, avendo un astemio in gruppo, ce li siamo divisi in due. Gusto particolare, non forte, non fastidioso anzi, piacevole e diverso da tutti gli altri superalcolici che siamo abituati a bere in Italia, anche a Paola è piaciuto molto.
Paghiamo il conto, salutiamo e ringraziamo il cameriere con una bella mancia e quando ormai non manca molto alla mezzanotte, continuiamo ancora per un po la nostra passeggiata all’interno della Plaka in questa notte stellata di metà Agosto, fino a quando non troviamo un taxi parcheggiato in attesa di qualche cliente, a un centinaio di metri da piazza Monasteraki.
Sinceramente non ci va di rifare tutta la strada a ritroso fino a casa, quindi il taxi è la soluzione migliore, visto che ci accompagna prima davanti a un bar ancora aperto dove possiamo acquistare dell’acqua per la notte e poi a casa, con circa 12 euro totali.
Saliamo in casa, ci diamo appuntamento per domattina intorno alle ore 9 e andiamo a dormire, stanchi ma molto soddisfatti della fantastica giornata. Ora, con calma, posso svelarvi il contenuto del messaggio che mi ha inviato quest’oggi in tarda mattinata, la padrona di casa, in risposta al problema che avevo avuto con la mia camera e che avevo letto velocemente, mentre ero occupato a visitare la parte finale dell’Acropoli.
Scusandosi ripetutamente per il disguido, mi spiega che l’appartamento era stato sistemato per una coppia di ragazzi che aveva prenotato per due notti e per due persone, in camera matrimoniale. La donna che si occupa delle pulizie e di sistemare tutto tra un cliente e l’altro, aveva così chiuso la stanza singola che era in eccesso. Questi ultimi infine, non si sono mai presentati, così la casa non essendo stata sporcata, è stata lasciata in ordine e senza ulteriori lavori, fino al nostro arrivo, scordando che la cameretta fosse stata chiusa e con lo stendino al suo interno. Pazienza, sono cose che capitano, ma per fortuna ormai sono abituato agli imprevisti durante i viaggi e sono diventato un esperto nel problem solving.
Anche questa giornata intanto è passata, con tante cose viste, fatte e imparate. Nel ringraziarvi per la vostra disponibilità nel seguire il mio blog, vi do appuntamento alla giornata di domani, dove probabilmente oltre a tutte le cose che faremo qui ad Atene, andremo anche a visitare Pireo e a vedere il mare.
Grazie ancora e kalinikta a tutti.